Cosa mangiare in Sicilia: un viaggio nel gusto | West of Sicily
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30 Gennaio 2023

Un viaggio nel gusto: cosa mangiare in Sicilia

Spiagge, cultura, buon cibo, ma anche avventura, emozioni e paesaggi mozzafiato. Crocevia di contaminazioni culturali, la Sicilia è tra le mete preferite in assoluto dai turisti europei e d’oltreoceano, soprattutto quando si parla di esperienze enogastronomiche uniche al mondo. Ma cosa mangiare durante una vacanza in West of Sicily?

Prima di raccontartelo, vogliamo avvisarti: una volta assaggiate certe prelibatezze, non si torna più indietro!
A ogni tappa, la parte orientale dell’isola offre specialità imperdibili, un vero e proprio viaggio dentro il viaggio alla scoperta dei piatti e dei prodotti tipici del territorio. Una proposta culinaria vasta e variegata, che comprende anche numerosi presidi Slow Food

 

Cosa mangiare in Sicilia: un viaggio nel gusto, West of Sicily

 

Mangiare in Sicilia: i 10 piatti tipici imperdibili

 

La cucina siciliana è molto ricca e offre piatti che possono soddisfare i gusti di tutti, a base di carne pesce o verdure. Andiamo a vedere un elenco delle specialità assolutamente da provare durante un viaggio in Sicilia Occidentale.

  • Pane cunzato, un cibo rustico perfetto anche per essere mangiato in spiaggia  a base di pane casereccio, pomodoro, olio d’oliva, origano, acciughe e formaggio, ingredienti semplici e deliziosi tipici del territorio. 
  • Busiate con pesto alla trapanese, la tipica pasta della provincia di Trapani dalla forma che ricorda un tubo arrotolato condita con una salsa a base di mandorle, pomodoro, basilico, aglio, e pecorino;
  • Pane nero di Castelvetrano, fatto con grano di Tumminia macinato a pietra e cotto rigorosamente a legna, buonissimo anche solo con un filo d’olio. 
  • Gambero rosso di Mazara, pregiatissimo crostaceo che vive nei fondali sabbiosi del Mediterraneo, apprezzato in tutto il mondo per la sua polpa soda e succulenta. 
  • Prodotti di tonnara, la lavorazione del tonno in Sicilia ha origini antichissime, ancora oggi tutti i prodotti legati alla pesca del tonno, come le conserve in olio di oliva, la ventresca e la bresaola di tonno, sono molto diffusi nel Trapanese, in particolare alle isole Egadi
  • Vastedda del Belice, formaggio DOP a pasta filata prodotto con il latte di una razza ovina autoctona, la pecora del Belice, è caratterizzato dalla tipica forma che ricorda quella di una focaccia e un sapore dolce e fresco.
  • Cassatelle in brodo, ravioli ripieni di ricotta che vengono cotti nel brodo di carne, sono tipiche dell’agro ericino.
  • Frascatole, sono i residui della semola utilizzata per realizzare il couscous, vengono idratate con brodo di verdure, di carne o di aragosta.
  • Arancini, il piatto più famoso della cucina siciliana tradizionalmente fatto con riso, ragù e formaggio.
  • Caponata, melanzane, cipolle, sedano, olive e capperi condite con una salsa agrodolce che ne rende inconfondibile il sapore.

 

I dolci siciliani

 

Inutile girarci intorno, i dolci siciliani sono un capolavoro di bontà.
Queste specialità sono spesso legate ad antiche tradizioni e festività. Immagina di gustare una sfincia fritta ripiena di ricotta in occasione di San Giuseppe (19 marzo) o la cuccìa a base di grano cotto e ricotta, cioccolato o crema pasticcera in onore di S. Lucia (13 dicembre). Per non parlare delle cassatelle di Castellammare del Golfo, della cubbaita trapanese e, ancora, dei cannoli di Paceco o della spincia di Custonaci.
Uno degli ingredienti fondamentali dei dolci siciliani è la crema di ricotta, che probabilmente fu inventata dagli Arabi e poi utilizzata in centinaia di ricette, tra cui la cassata e le cassatelle. Per quanto riguarda invece il dolce siciliano più famoso nel mondo, il cannolo, sembra sia stato realizzato per la prima volta dalle monache di clausura come dolce di Carnevale.
Ogni morso ti lascerà in estasi.

 

Le materie prime dei piatti siciliani

 

Per fare ricette tanto buone bisogna avere a disposizione materie prime di ottima qualità, ed è proprio questo il caso della Sicilia. In questa isola straordinaria, non possono che essere straordinari anche i frutti della terra.
Dall’oliva nocellara del Belice (doppia denominazione DOP), ai capperi di Pantelleria IGP, dall’aglio rosso di Nubia al pomodoro pizzutello. I prodotti tipici sprigionano aromi e sapori unici, che permettono di realizzare piatti rinomati in tutto il mondo.

 

Cosa mangiare in Sicilia: un viaggio nel gusto, West of Sicily

 

Piatti tipici siciliani: tutte le influenze culinarie

 

La Sicilia per la sua posizione geografica è da sempre stata un crocevia di popoli e culture, questo si rispecchia anche nella sua cucina ricca di influenze provenienti da tutto il Mediterraneo.

Andiamo a vedere quali sono i popoli che hanno lasciato la propria impronta nella cultura culinaria della Sicilia Occidentale:

  • I Fenici arrivarono in Sicilia prima dell’VIII secolo a.C. utilizzando l’isola come base per i loro commerci. L’apporto fondamentale dei fenici alla cucina, ma anche alla cultura siciliana, è il metodo tradizionale di pesca del tonno e tutti i prodotti ad esso collegati come ad esempio la bottarga, fatta con le uova del tonno messe sotto sale ed essiccate.
  • Gli Arabi sono forse il popolo che ha lasciato il segno più evidente. Le influenze arabe hanno reso molti piatti tipici dell’isola completamente diversi dai piatti della tradizione italiana. Agli arabi si deve l’accostamento di sapori dolci ai piatti salati, ad esempio l’agrodolce della caponata o l’aggiunta di uvetta e pinoli a piatti di carne o di pesce. E ovviamente non bisogna dimenticare che anche le mandorle, uno degli ingredienti fondamentali della cucina Siciliana, sono di origine araba. 
  • I Normanni, popolazione di navigatori proveniente dal Mare del Nord, portarono in Sicilia per la prima volta il merluzzo, conservato sotto sale (baccalà) o essiccato (stoccafisso) e insegnarono ai Siciliani le tecniche di conservazione del pesce utilizzate ancora oggi.

Gli Spagnoli dominarono la Sicilia per 200 anni dal XVI al XVIII secolo, e sotto la loro influenza vennero creati alcuni famosissimi piatti siciliani come i timballi di pasta o di riso cotti al forno, ma anche gli arancini.

 

Il cous cous: la specialità di Trapani

 

Come abbiamo visto, l’influenza araba sulla cucina siciliana è quella che l’ha resa così buona e famosa in tutto il mondo. Non è un caso, quindi, che uno dei piatti più rinomati della Sicilia Occidentale sia proprio un piatto arabo rivisitato con ingredienti siciliani: il cous cous.
Per fare il couscous si parte dalla semola, che viene lavorata a mano (incocciata) per formare dei piccoli granelli che vengono poi cotti al vapore e serviti con brodo di pesce, verdure e spezie.
Questo piatto è diffuso in tutto il territorio trapanese ma in particolar modo a San Vito Lo Capo e dintorni

 

Eventi gastronomici in Sicilia: dal Cous Cous Fest alla Sagra della Busiata

 

Non è un caso che il piatto più famoso di San Vito Lo Capo sia protagonista di un festival internazionale: il Cous Cous Fest, che si svolge ogni anno a settembre. Non da meno è la pizza rianata trapanese, che esalta tutti i sapori tipici dei prodotti locali. Il suo nome significa “condita con origano”, aroma che si unisce all’aglio rosso, al pomodoro pizzutello e poi acciughe, pecorino, olio DOP e sale delle saline.

Tanti prodotti e tanti anche gli eventi gastronomici. Dal Fishtuna, food festival che si svolge nella splendida isola di Favignana, alla Sagra della Busiata nei vicoli del centro storico di Salemi. Da Aglio Rosso Experience, passando per Stragusto, manifestazione di street food nell’affascinante centro storico di Trapani, fino a Rosso aglio & Bianco sale.

Insomma, se c’è una cosa da non fare durante una vacanza in Sicilia, è preoccuparsi dei chili di troppo. Niente cui non si possa rimediare con una passeggiata tra le bellezze architettoniche e paesaggistiche o una giornata di sport a contatto con la natura.