Aglio rosso di Nubia
Sapore e colore s’intrecciano meravigliosamente
Sovrano in cucina in Sicilia e, ovviamente, anche in quella occidentale, l’aglio è un ingrediente quasi alchemico delle ricette dai sapori inconfondibili, in cui contribuisce con il suo forte odore e aroma a definire l’identità di un piatto. Patria del migliore aglio di Sicilia è la piccola frazione di Nubia, che vanta un inserimento nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) grazie al suo pregiatissimo aglio rosso che è anche presidio Slow Food dal 2002, ovvero eccellenza gastronomica di una piccola produzione, nonché garanzia di biodiversità perché la sua coltivazione avviene secondo metodi tradizionali mantenutisi nel tempo. Questo prezioso bulbo, grazie alle caratteristiche gustative, olfattive e nutrizionali che lo contraddistinguono, dona un tocco inconfondibile alle ricette in cui viene usato. Questa pregiatissima qualità di aglio si ottiene grazie a uno speciale terreno, quello della Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco, che si caratterizza per la sua durezza e argillosità e la sua coltivazione avviene a rotazione, insieme ad altri eccellenti prodotti di quest’area.
Grazie a questa pratica, infatti, si ottiene una percentuale di allicina superiore alla media rispetto ad altre produzioni di aglio, potenziando i vantaggi salutari sul nostro corpo. L’aglio di Nubia si semina tra novembre e dicembre (a volte anche in gennaio) e si raccoglie fresco nel mese di maggio, oppure a giugno, e si fa essiccare in parte sui campi. Secondo la tradizione, una parte importante nella sua produzione è anche il lavoro manuale di intreccio dei bulbi e viene confezionato in grandi trecce e appeso ai balconi oppure sistemato in cantine o magazzini.
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