Pesto alla trapanese
Un inno alla contaminazione culturale
Il pesto alla trapanese potrebbe essere definito un ambasciatore gastronomico del territorio della Sicilia occidentale nella sua semplicità che evoca sapori autentici e profumi di un tempo lontano. Esempio di contaminazione gastronomica, il pesto alla trapanese è l’erede eclettico e territoriale del pesto alla genovese; nacque infatti come rielaborazione, da parte dei marinai, dell’agliata genovese, conosciuta durante la sosta delle navi nel porto di Trapani, la cui importanza univa i commerci da una sponda all’altra del Mediterraneo. Ogni elemento che lo compone, infatti, è frutto di un legame profondo col territorio: il pomodoro pizzutello e abbondante aglio rosso di Nubia, sono gli ingredienti principali di questo pesto, insieme al basilico, alle mandorle e all’olio d’oliva che si amalgamano perfettamente nel mortaio che li accoglie durante la lavorazione con il pestello. Il pesto alla trapanese è un preparato che va utilizzato freddo e si sposa perfettamente con le eccellenti busiate locali e con gustose bruschette da guarnire.