Le Grotte
Castellammare del Golfo
La zona compresa tra Castellammare del Golfo e Scopello è ricca di grotte, molte caratterizzate da un sistema di accessi a pozzo comunicanti in senso orizzontale e verticale. Molte di queste furono abituate o utilizzate come santuari, oggi sono raggiungibili da terra o da mare. Alcune grotte sono di difficile accesso o non più raggiungibili ma visibili dall’esterno, come la Grotta di S. Margherita, in direzione Punta Pirale, su una parete a strapiombo a quindici metri sopra il livello del mare. Qui le pareti, su una preparazione di calce e tufo, sono decorate con pitture medievali del XIII e XIV secolo, raffiguranti una Madonna col Bambino. Le grotte si trovano anche sotto il mare, come la Grotta della Ficarella, nella Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, si cui si possono ammirare le pareti rocciose in un contesto marino unico. Più vicina all’ingresso di S. Vito, percorrendo il sentiero di mezzacosta, si incontra la Grotta naturale dell’Uzzo, monumentale cavità carsica di eccezionale interesse paleontologico e archeologico. Qui sono stati infatti rinvenuti reperti preistorici che attestano la frequentazione fin dal Paleolitico Superiore (oggi conservati al Museo Regionale A. Salinas di Palermo). Per chi si trovasse sul Monte Inici potrà trovare alcune grotte, tra cui la Grotta dell’Eremita o del Cavallo, dove è possibile ammirare laghetti, stalattiti e stalagmiti, anche questa abitata nel Neolitico (i reperti sono conservati presso il Museo archeologico, Castello di Castellammare) o ancora la Grotta dei Gorghi Neri, la Gola dell’inferno, sul versante sud occidentale del Monte.
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