Slow Travel in Sicilia Occidentale: viaggia sostenibile | West of Sicily
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30 Marzo 2023

Slow travel: il turismo lento in Sicilia

Negli ultimi anni, l’industria del turismo ha assistito a una crescente richiesta di esperienze di viaggio più autentiche e sostenibili. Lo slow travel, o turismo lento, si inserisce perfettamente in questa tendenza, offrendo un approccio più riflessivo e coinvolgente al viaggiare.
In questo articolo, esploreremo le origini dello slow travel, che cos’è il turismo sostenibile e perché la Sicilia Occidentale è uno dei posti migliori da visitare se si vuole fare un’esperienza slow.
Sei pronto a viaggiare, lentamente, con noi?

Cosa s’intende per turismo sostenibile?

 

Lo slow travel nasce come risposta alla frenesia e all’alienazione dei viaggi di massa, promuovendo un’esperienza di viaggio più profonda e significativa, si basa sull’idea che la qualità del tempo trascorso in un luogo sia più importante della quantità di destinazioni visitate. Questo tipo di turismo incoraggia i viaggiatori a prendersi il tempo per immergersi nella cultura, nella storia e nelle tradizioni locali, stabilendo relazioni più autentiche con le persone e i luoghi che si visitano.
Il concetto di turismo sostenibile è profondamente legato allo slow travel e si riferisce a un tipo di viaggio che cerca di ridurre al minimo l’impatto negativo sull’ambiente e sull’economia del luogo visitato. Il turismo sostenibile promuove la conservazione della biodiversità e delle risorse naturali, incoraggia il rispetto per le comunità locali e sostiene lo sviluppo economico equo e inclusivo, mirando a creare un equilibrio tra il divertimento dei viaggiatori e il benessere delle destinazioni turistiche.

Dove fare slow tourism in Sicilia Occidentale

 

La Sicilia Occidentale è una destinazione ideale per praticare lo slow travel, grazie alla sua ricchezza di paesaggi, storia, cultura e tradizioni enogastronomiche. Se si vuole vivere appieno la filosofia dello slow travel bisogna anche scegliere dei mezzi di trasporto adeguati ad esempio una buona idea potrebbe essere un viaggio in Sicilia in camper.
Ecco alcune mete imperdibili per un’esperienza di turismo slow:

  • Trapani vanta un centro storico affascinante, con strette stradine lastricate e antichi palazzi. È possibile visitare la Cattedrale di San Lorenzo, il Museo Pepoli e la chiesa di Sant’Agostino. Inoltre, Trapani è famosa per le sue saline, dove si produce il caratteristico sale marino locale. La riserva naturale delle saline di Trapani e Paceco è il luogo perfetto per chi ama la natura e vuole conoscere le tecniche tradizionali di lavorazione del sale.
  • Erice: antico borgo arroccato sul promontorio che sovrasta Trapani, offre panorami mozzafiato sulla costa e sulla campagna circostante. Erice è nota per le sue stradine acciottolate, i vicoli fioriti e i numerosi edifici storici. È il luogo ideale per una passeggiata rilassante, assaporando le genovesi, i dolci tipici locali.
  • Riserva dello Zingaro: situata lungo la costa tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, la Riserva dello Zingaro offre un’opportunità unica per esplorare una delle aree naturali più incontaminate della Sicilia. Con sentieri escursionistici, calette nascoste e una ricca flora e fauna, la riserva è perfetta per gli amanti della natura.
  • Marsala: famosa per il suo vino, offre un’esperienza enogastronomica autentica e sostenibile. Si possono visitare le storiche cantine, degustare il famoso vino marsala e scoprire i segreti della sua produzione. Da non perdere il centro storico, con i suoi edifici barocchi e la cattedrale dedicata San Tommaso.
  • Segesta: Questo sito archeologico è uno dei più importanti della Sicilia e comprende un antico tempio dorico e un teatro greco. Segesta offre un’esperienza di turismo culturale sostenibile, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia antica e nella bellezza naturale circostante.

Presidi Slow Food: un viaggio nel gusto siciliano

 

Il movimento Slow Food, istituito in Italia negli anni ‘80, mira a proteggere e promuovere prodotti e tradizioni gastronomiche unici e a rischio di scomparsa.
In Sicilia Occidentale esistono diversi presidi Slow Food che rappresentano la ricchezza della cultura enogastronomica locale.
Ecco alcuni dei più famosi:

  • Vastedda della Valle del Belice: è l’unico formaggio di pecora a pasta filata italiano, veniva prodotto dai pecorini che presentavano difetti, filandoli ad alta temperatura. Il risultato è un formaggio fresco dalla forma ovoidale delicatamente profumato con note erbacee e burrose. 
  • Sale Marino di Trapani: è un prodotto storico della zona, ottenuto attraverso l’evaporazione dell’acqua marina nelle saline locali. Il presidio sostiene la produzione tradizionale e sostenibile del sale, proteggendo il paesaggio e la biodiversità.
  • Nocellara del Belice: oliva tipica della Sicilia occidentale, apprezzata per il suo sapore intenso e il suo alto contenuto di olio. Il presidio sostiene la coltivazione tradizionale delle olive Nocellara del Belice e la produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità.
  • Cappero di Pantelleria: ingrediente fondamentale nella cucina siciliana e mediterranea. Sull’isola esistono varie aziende agricole locali che raccolgono e lavorano i capperi ancora secondo i metodi tradizionali. I capperi di Pantelleria si caratterizzano per compattezza, profumo e uniformità. Vengono utilizzati in varie preparazioni della cucina siciliana per insaporire i piatti. 
  • Melone cartucciaru di Paceco: melone giallo dalla caratteristica forma allungata, buccia liscia e polpa bianca e succosa, nelle campagne del trapanese è quasi sparito negli ultimi anni, sostituito da varietà spagnole più resistenti e produttive. Questa varietà appartiene ai cosiddetti “meloni d’inverno” che diventano più dolci con il passare del tempo e, dal momento della raccolta, si conservano anche per 2 mesi. 
  • Pomodoro pizzutello delle Valli Ericine: ha colore rosso acceso e forma tondeggiante leggermente appuntita, resiste bene alle malattie e non ha bisogno di cure particolari, è ottimo consumato fresco, essiccato oppure trasformato in passata.
  • Aglio rosso di Nubia: prende il suo nome da una contrada di Paceco (TP), il bulbo è solitamente costituito da 12 spicchi ricoperti da una buccia di colore rosso. Secondo la tradizione viene confezionato in grandi trecce che poi vengono appese ai balconi o in cantina. Ha un sapore particolarmente intenso e, insieme al pomodoro pizzutello, è uno degli ingredienti fondamentali del pesto alla trapanese.

Lo slow travel e il turismo sostenibile offrono un’alternativa al turismo di massa, permettendo ai viaggiatori di vivere esperienze più autentiche e rispettose dell’ambiente, della cultura e dell’economia locale. La Sicilia Occidentale, con la sua ricchezza di paesaggi, storia e tradizioni enogastronomiche, è una destinazione ideale per immergersi nello spirito dello slow travel. Dai tesori naturali e culturali alle delizie dei Presidi Slow Food, un viaggio nella Sicilia Occidentale promette di essere un’avventura indimenticabile per i sensi e l’anima.