Vino Marsala

Vino Marsala Vino Marsala
Ha una storia affascinante e antica, come l’attrazione che i grandi e talentuosi mercanti inglesi sentirono per queste terre. Questo celeberrimo vino liquoroso, distillato di pregio da assaporare con lentezza per coglierne tutte le sfumature, è un perfetto vino da meditazione, il cui sapore e profumo rimandano alle nocciole e alla frutta secca, dovuti all’ossigeno che ne ha plasmato l’aroma.

Talmente importante che nel 1969 il Marsala è stato il primo prodotto italiano riconosciuto come DOC. I tipi di Marsala sono tanti quanto i diversi metodi di lavorazione, i vitigni impiegati e il contenuto zuccherino.

Il Marsala dorato e ambrato nasce dai vitigni siciliani a bacca bianca, mentre il Marsala Rubino si prepara con le uve Pignatello, Nero d’Avola, Nerello Mascalese. Le varietà del Marsala Fine, Superiore e Superiore Riserva sono invecchiate rispettivamente uno, due e quattro anni e prevedono che il Marsala sia conciato, ovvero che vengano aggiunti mosto cotto, sifone ed alcool (o acquavite).

Ancora, il Marsala Vergine o Soleras e il Vergine Riserva sono invecchiati rispettivamente di almeno cinque anni e dieci anni e sono prodotti da uve base senza aggiunta di mosto cotto né di sifone. Tanta varietà significa tante storie da sorsare, tante cantine da girare, tanta cultura vinicola da amare.
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Il bianco che si abbina al blu del mare

Bianco d’Alcamo

Una composizione armonica caratterizza la formula dell’eccellente Bianco d’Alcamo, che nasce prevalentemente dalla sapiente miscela di uve di Catarratto o di altri vitigni siciliani a bacca bianca. 

Conosciuto e apprezzato nel mondo

Calabrese - Nero D’Avola

Vitigno autoctono per antonomasia di Sicilia, il calabrese o Nero d’Avola, ha radici nell’area del siracusano. 

Un compagno fresco e fruttato

Catarratto

Antico vitigno presente in tutta la Sicilia, ma coltivato soprattutto nella zona occidentale dell’isola. 

Un nome, una storia

Damaschino

Nel nome di questo antico vitigno tradizionale è racchiusa la multiculturalità della Sicilia occidentale. 

Baciati dalla natura

Erice Doc

L’Erice DOC nasce in un territorio a vocazione vitivinicola molto antica, ne sono testimonianza architettonica gli elementi funzionali dei bagli, dal palmento – dove si pigiavano le uve – al torchio alla cantina.

Profumato come un bouquet

Frappato

“ Fruttato” è il significato che lo designa. Un vitigno forse origini iberiche, ma di tradizione sicilianissima, anzi, con il cuore nelle latitudini orientali dell’isola. 

Storia antica con uno sguardo al futuro

Grecanico

Radici antiche: è questa una delle caratteristiche principali di questo nobile vitigno, molto diffuso nell’area del trapanese.

Cantina vista mare

Grillo

In Sicilia occidentale questo vitigno viene accarezzato dalla brezza del mare, essendo coltivato perfino nell’habitat lagunare delle saline. 

Per chiudere in dolcezza

Moscati di Pantelleria

Perfetti per concludere una cena tra amici o accompagnare un dessert, i moscati di Pantelleria racchiudono l’essenza selvaggia dell’assolata e affascinante isola di Pantelleria. 

Una forza che va Est a Ovest

Nerello Mascalese

Questo antico vitigno a bacca rossa autoctono della Sicilia ha radici nella parte orientale dell’isola, ma sempre più lo accolgono i vigneti coltivati sui terreni sabbiosi di quella occidentale.

I big e quelli da scoprire.

Nostri Doc

In Sicilia occidentale sono numerose le aziende che sperimentano tecniche colturali finalizzate a esaltare la qualità delle uve in armonia con il territorio. 

Un mito diventato Patrimonio dell’umanità

Zibibbo

Vitigno dal profumo d’Oriente, il cui nome deriva dalla parola araba “zabib” (“uva passa”, “uvetta”), noto anche con il nome di Moscato di Alessandria, Moscato di Pantelleria e Moscatellone.

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