Chiese
Ruderi del monastero del SS. Salvatore
In origine, infatti, l’edificio era il palazzo del Conte Chiaramonte, che lo cedette nel 1290 alle monache benedettine per farne un monastero. Nonostante di questo complesso religioso oggi rimangano solo gli affascinanti ruderi, occorre osservare questi ultimi contestualizzandoli all’interno della storia enogastronomica di quest’area, poiché legati alla tradizione dei dolci di badia.
All’interno si trovano gli ambienti di lavoro delle monache, il giardino e i forni, dove un tempo avveniva la panificazione per il monastero e per i poveri, nonché la preparazione dei prelibatissimi dolci ancora oggi preparati nelle celebri pasticcerie locali.