Località
Marsala
Lega storicamente il suo nome alla produzione vitivinicola, i cui segni sono ancora evidenti sia nei tratti fisici del territorio e del paesaggio urbano, nonchè in quelli culturali e identitari della popolazione. Nella storia e cultura del vino, hanno ricoperto un ruolo importante gli Inglesi. Alla fine del XVIII sec., l’imprenditore John Woodhouse intuì la possibilità di produrre un vino con caratteristiche tali da entrare in competizione con sherry, madeira e porto. Il commerciante anglosassone, in particolare, al vino proveniente dalle campagne marsalesi aggiunse dell’alcool e, così fortificato, lo spedì via mare in Inghilterra. Correva l'anno 1773. Nasceva il vino marsala.
Questa leggendaria terra di Sicilia, che sorge sulla punta estrema dell’Italia (Capo Boeo), oltre che al vino lega il suo nome alla storia della Repubblica italiana che - proprio da Marsala, l’11 Maggio 1860 - Giuseppe Garibaldi e i Mille avviarono verso l’unificazione.
Oltre 80mila abitanti, è una città mediterranea che si divide tra mare e terra. Anzi, la sua stessa storia è un rincorrersi di entrambi. Così, i Fenici giungono dal mare per insediarsi nella vicina isola di Mozia, la perla archeologica nella laguna dello Stagnone distrutta nel 397 a.C. Da qui i superstiti si trasferiscono sulla terraferma e fondano Lilybeo, poi passata sotto la dominazione romana. Ancora dal mare arrivano i pirati Arabi (VIII secolo) che ribattezzano la città Marsa Allah, da cui ha origine l'attuale nome. Quindi è la volta di Normanni, Svevi, Angioini che fanno di Marsala un fiorente centro agricolo: nascono feudi, si diffondono le colture di cereali. L’arrivo degli Spagnoli (1575) segna il declino delle attività legate al mare a causa della scellerata chiusura del porto. Ma il mare ridiventa protagonista della storia della città quando “quel carico di vino fortificato” da Marsala viene spedito a Liverpool.
Bagnata dal mare delle Isole Egadi, protetta dal monte Erice, abbracciata da Segesta e Selinunte, la città lilibetana - pianeggiante e in parte collinare - è sulla rete autostradale A29 e facilmente raggiungibile in aereo: a 15 Km c'è l'aeroporto “Vincenzo Florio”; a meno di cento quello del capoluogo siciliano. È altresì vicina ai porti di Trapani e Palermo che collegano la Sicilia al nord Italia, alle isole di Ustica, Pantelleria e alle Pelagie, nonchè alla Tunisia. Dotata di un porto turistico con circa 250 posti barca, da Marsala parte quotidianamente l’aliscafo per le isole di Favignana, Levanzo e Marettimo.
Città del vino - ma anche di fiori, sale, fragole, tonno, ceramica - ha un crescente incoming, collocandosi tra le destinazioni più amate della Sicilia occidentale, con quasi 800 strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere).