Il Museo d’arte contemporanea (MAC) di Gibellina è un museo civico che comprende oltre 400 opere di arte contemporanea. Queste rappresentano solo una piccola parte delle oltre duemila opere che compongono l’intera collezione, la più vasta del Sud Italia.
Il museo nasce dall’iniziativa di Ludovico Corrao, l’ex sindaco della città a cui oggi il museo è intitolato. Dopo il terremoto del Belice del 1968, Corrao radunò artisti e architetti di fama nazionale perché aiutassero la città a riemergere dalle macerie grazie all’arte e alla bellezza.
Al MAC è possibile ammirare opere straordinarie di Mario Schifano, il maggiore esponente della Pop Art italiana e che ha dedicato ben dieci tele alla natura del Belice. “Il Ciclo della natura”, realizzato sul posto dall’artista nella primavera del 1984, merita di essere ammirata in tutta la sua maestosità: è composta da dieci grandi tele dedicate alla vitalità dei bambini di Gibellina e alle sostanze primigenie acqua, aria e terra.
Oppure “La notte di Gibellina” di Renato Guttuso, l’opera dipinta in memoria della notte in cui mille fiaccole si accesero per il secondo anniversario del sisma e in cui erano presenti gli uomini e le donne del Belìce, artisti e intellettuali come Leonardo Sciascia.
O ancora “La Montagna di sale”, l’installazione permanente esposta al Baglio Di Stefano e realizzata da Mimmo Paladino, uno dei rappresentanti più noti della Transavanguardia.
L’opera consiste in un cumulo di cemento, vetroresina e pietrisco in cui sono collocati trenta cavalli di legno e nasce come scenografia della rappresentazione teatrale “La sposa di Messina” di Friedrich Schiller, tenutasi al festival delle Orestiadi del 1990.
Nel consegnare l’opera al regista, Mimmo Paladino spiegò la simbologia dietro la sua montagna: “Il sale dà sterilità alla terra come le parole senza eco a Gibellina. I cavalli sono neri come i campi siciliani bruciati in agosto”.
La montagna di sale è stata trasposta anche in piazza del Plebiscito a Napoli e in Piazza Duomo a Milano in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia, riscuotendo un enorme successo tra gli esperti italiani e internazionali di arte contemporanea.
Queste sono soltanto alcune tra le opere dell’enorme collezione del MAC: questo itinerario espositivo rappresenta un percorso sorprendente tra le molteplici e variegate correnti dell’arte contemporanea dal primo ’900 fino a oggi e merita decisamente una visita.
Il museo si compone di otto sezioni ed è completo di servizi aggiuntivi come una sala proiezione, un bookshop specializzato in editoria d’arte, una biblioteca e una caffetteria.
Orari e giorni di apertura
Tutti i giorni 09:30–13:30, 16–20
Chiuso il lunedì.
Biglietti acquistabili in prevendita qui
www.macgibellina.it/museo/orari-e-prezzi
Ogni prima domenica del mese, come stabilito dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e in linea con le disposizioni del ministero della Cultura, i musei sono aperti e l’ingresso è gratuito.
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